Generalmente il chiropratico interviene su una lunga lista di disturbi creati da cause fisiche (traumi, cadute, incidenti stradali, movimenti ripetuti, errori posturali), da cause biochimiche (alimentazione inappropriata, scarso apporto idrico, ambiente malsano) e stress mentale. Al triangolo della salute (fisico, mentale e chimico) si aggiunge anche l’inquinamento elettromagnetico (causato ad esempio dai dispositivi elettronici).
Ogni trattamento è unico per ogni paziente, commisurato alla causa del problema e definito dal chiropratico, in base a ciò che ritiene necessario per ottenere il miglior risultato.
Ogni seduta può consistere nell’utilizzo di tecniche diverse da parte dello specialista:
tecniche manuali (Gonstead, Diversified, Merrick, HIO [upper-cervicale], sacro-craniale), tecniche di sincronizzazione bio-energetica (BEST), Total Body Modification (TBM), Kinesiologia Applicata (AK).
Ogni paziente, essendo unico, risponderà in maniera individuale secondo il suo stato di salute, l’età e la cronicità del problema. Mediamente dopo 3-4 sedute, il paziente inizia a riscontrarne gli effetti in modo positivo.
Le professioni di chiropratico ed osteopata sono nate nello stesso periodo (seconda metà dell’ottocento), ma hanno ciascuna un approccio e percorsi formativi (anni di studio) diversi.
Si, è possibile iniziare un trattamento chiropratico anche in fase acuta e in concomitanza di cure farmacologiche per aiutare a ridurre la sintomatologia dolorosa. Molti studi hanno dimostrato che il trattamento chiropratico accorcia il tempo di recupero e allevia il dolore.
Sì, il dottore chiropratico utilizza delle tecniche adatte anche a i più piccoli.
Si, il chiropratico anche in questo caso può tranquillamente intervenire.
Si, il chiropratico anche in questo caso può tranquillamente intervenire.
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